Dove mangiare

Nel paese di Sciardàc

Oggi vi porterò da Sciardàc ma prima fidatevi di me e fate questo esperimento.
Per un attimo, un solo attimo chiudere gli occhi e ricordatevi di quando da bambini vi portavano all’improvviso al luna park. Ricordatevi il modello dell’auto dei vostri genitori, il cigolio dello sportello che si apriva lento, il finestrino un po’ aperto. E poi d’improvviso loro, le giostre, il tiro a segno, la ruota panoramica, il trenino dei cowboy e per i senza timore, le montagne russe. Farfalle nello stomaco, sorriso a 200 denti e occhi sbarrati, vero ??
   

Ecco allora per chi ama come me il food e tutto ciò che gira intorno, non può che provare quelle sensazioni una volta messo piede da Sciardac.

Attraversato il pesante portone di legno massiccio ci si immerge in una sorta di fiaba, un giardino magico, dove al posto di fiori e animali parlanti ci sono formaggi all’arancia e prosciutto che penzolano dal soffitto. La famiglia XX gestisce questo posto in maniera egregia. Sciardàc nasce nel 1922, quando Maria vendeva fascine, carbone e lardo.
        
Di certo all’epoca le esigenze erano diverse, c’era bisogno di sostanza piuttosto che di forma, e quindi oltre a questo si vendeva nella “poteca” dal nome estroso “bazar” anche attrezzi per lavorare la terra.  Ed è proprio dalla parola bazar che deriva, grazie all’inflessione dialettale, alla parola Sciardàc. Oggi dopo varie generazioni questo locale vive di passione e bellezza particolare. Qui non resisto alla tentazione di assaggiare tutto ciò che mi offrono e mi sento in realtà ingorda come il bambino cicciotto in Willy Wonka che all’interno della fabbrica del cioccolato stacca pezzi di muro alla fragola perché è troppo goloso. Confesso di aver preso più di una bruschetta con le melanzane alla campagnola e di aver fatto finta di non aver saggiato la pizza con le cipolle per prendere un altro pezzettino.
    
Ho alzato la mano quando hanno chiesto chi volesse ancora una piccola fettina di casatiello ed ero lì quando hanno offerto il provolone del monaco. Ma il tour oltre ad esser stato ottima cosa per il palato è stato anche molto formativo. A me e agli altri amici della stampa è stato mostrato il cuore dell’azienda, ovvero la cantina dove si affinano formaggi e salumi, insomma un inno alla gioia tra buccette d’uva e fieno. A conclusione del giro ma non ultima come importanza, anzi direi tutt’altro, abbiamo visitato la sala del thè ( ve l’avevo detto che è stato come nelle favole) dove dopo un doveroso ripasso di gustose proposte salate (indimenticabile la pizza con le scarole) abbiamo assaggiato una meravigliosa mela annurca con cagliata di pecora e una eccellente selezione di panettoni artigianali (il mio favorito quello ai frutti rossi). Location incantevole, atmosfera magica e prodotti da sogno. Cosa volere di più? Sapere che si è a due passi dal mare di Bacoli che sia d’estate che d’inverno è sempre meraviglioso. 
Andateci presto e dite che vi mando io, Peppino, Tobia e tutti i loro collaboratori vi aspettano!
Qui tutte le info per prenotare, Sciardàc si trova in Via Roma, 128 80070 Bacoli NA.

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