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Donne, siate coraggiose!

“Donne, siate coraggiose” dice a gran voce la Signora Assunta.  Ed è con le donne, per le donne e alle donne, il pranzo che ‘a figlia d’o Marinaro ha voluto dedicare. Fortunata io ad essere stata scelta come rappresentate di donna forte e coraggiosa in primis e di blogger napoletana poi. Ma la parte più bella, credetemi, non è stato il cibo.

Quello si sa, in questo posto che oramai è uno dei fiori all’occhiello dell’intera città, nel quale arrivano persone e personaggi da tutto il mondo, è cosa risaputa. La parte bella, dicevo, sono stati gli occhi lucidi di Assunta, che spesso si sono riempiti di lacrime, le mani mangiate dalla “fatica” che  hanno più volte ceduto al tremolio, la voce che diventa fine, che si interrompe ogni tanto.

La Signora Assunta oltre ad aprirci le porte della sala a lei dedicata, ci ha aperto le porte del suo cuore, del suo IO

più profondo, mettendosi a nudo con racconti della sua vita davvero toccanti, perché vuole dare a tutte noi presenti lì un messaggio molto forte: se ce l’ha fatta lei, ce la può fare chiunque. Oggi assieme al marito conduce un’attività che vanta la presenza di sessanta impiegati, che arrivano anche a settanta durante la stagione estiva e tutto questo le è costato sudore e sangue.

Rinunce? Tantissime. L’infanzia negata, perché doveva stare giù alla “poteca” di famiglia, figli cresciuti con una mamma molto impegnata e piena sensi di colpa, invidie, gelosie, cattiverie gratuite, come quella di aver deturpato la sua bambola del cuore, l’unica, avuta a 14 anni e unico regalo della madre, l’hanno segnata, ma l’hanno anche resa una forza della natura. Una donna capace di lavorare 20 ore al giorno, senza mai cedere, anche dietro consiglio medico, non ha mai rallentato e oggi è uno dei punti di riferimento culinari della città.

Una vita passata ai fornelli, a pulire le cozze, a sognare il mare, a vedere le amiche passare. Una vita fatta di enormi rinunce oggi le dà finalmente grandi soddisfazioni e la sua storia è un esempio per tutte noi che la guardiamo ma soprattutto ascoltiamo i suoi racconti incantate. E tra un racconto e un altro ci dà prova anche della sua estrema generosità.

Un pranzo da Re, anzi da Regine quello che ci offre: polpo all’insalata, antipasto fantasia dello chef a base di carciofo imbottito con calamari e gamberoni, mousse di bufala al 100% con pomodorini e salmone affumicato, mousse di crauti rossi e tartare di gamberi e mozzarela, zuppa di cozze (che solo questa bastava e avanzava) spaghettoni con ricciola, taratufi e provolone del monaco, trionfo di frutta e dolci incredibili che Assunta prende dalle migliori pasticcerie della città.

Durante una pausa inoltre abbiamo scoperto che esiste ed è reale la sala exclusive di questo locale, una piccola location che può accogliere in forma strettamente riservata da due a dieci ospiti, con una selezione di vini e champagne davvero spettacolare. Con un giorno di anticipo abbiamo celebrato le donne, motore del mondo, raccontando storie che poi alla fine un po’ ci accomunano tutte.

Grazie alla Signora Assunta che assieme a Valentina Castellano, responsabile della comunicazione, ha organizzato questo emozionante evento.

Vi invito ad andare a conoscerla e ovviamente a gustare i suoi piatti!

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