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Vini cileni

Vini cileni, la sfida del gusto arriva dal Sud America! Da sempre la cultura del vino è diffusa in Europa, culla dell’enologia tra Francia e Italia, ma da qualche decennio il mercato globale ha iniziato ad espandere le sue radici anche con produzioni
oltreoceano, in particolare tra California e Cile.
Si tratta di regioni che ben si sono adattate alle coltivazioni dei vitigni europei, e in particolare la
produzione vitivinicola cilena rappresenta una sorta di sfida per chi vuole saperne sempre di più sul
vino.

Le zone vinicole cilene, vocazione secolare

Sebbene se ne parli da qualche decennio, in realtà il territorio del Cile è stato oggetto di coltivazioni
a vigneti fin dalle prime conquiste europee, addirittura dalla metà del Cinquecento. Dagli spagnoli
dell’epoca si passò poi alle coltivazioni francesi e italiane sviluppatesi durante l’Ottocento.
È solo dagli ultimi 30 anni, però, che sono arrivate le produzioni di vino che oggi conosciamo, e che
vengono studiate dagli enologi, così come all’interno di un corso sommelier, come produzioni di
pregio tutte da scoprire.Si tratta di vini che derivano da un territorio di circa 130.000 ettari, formata da 17 zone a
denominazione d’origine controllata, in cui si coltivano i classici Merlot, Chardonnay, Sauvignon
Blanc e Cabernet Sauvignon. Recentemente sono sorti dei vigneti di Carignac, Malbec e
Carmenère – quest’ultimo molto apprezzato come produzione caratteristica tra i vini cileni.
Le zone vitivinicole più rinomate sono quelle di Colchagua Valley, Maipo Valley e Maule Valley,
così come la Valle di Casablanca, da cui derivano diverse etichette di pregio di vini bianchi. Al di
là dell’ottimo rapporto tra qualità e prezzo, infatti, diversi vini cileni sono stati premiati per le
produzioni di alto livello.
Queste derivano dalla particolarità di alcuni territori, protetti a nord dal deserto di Atacama, a sud
dalla distesa dell’Antartide e ad est dalla Cordigliera delle Ande – lì dove ad ovest l’Oceano si
estende… vini che per questa particolare locazione risultano produzioni vinicole dai profumi intensi,
e soprattutto protette dalle malattie che devastarono altrove le viti, come la filossera.

I vini cileni più noti

Tra i vini più rinomati, e particolarmente profumati, corposi e robusti nelle produzioni cilene, il
Carmenère rappresenta un pregiato vino rosso legato al Cabernet, mentre i Sauvignon Blanc
migliori provengono dalla Valle di Curicò, centrale. Il Sauvignon Vert, noto come Sauvignonnasse,
è particolarmente apprezzato dai cileni.
Alcuni vini speciali, si incontrano spesso tra le produzioni cilene, ed è bene saperli riconoscere,
come nel caso del Prisco, che in realtà è un distillato della zona Pisquera, e il Pajarete, un vino
dolce del Nord formato da una varietà di uve.
Il vino dolce nobile per eccellenza è l’Asoleado, ricavato da grappoli di uva parzialmente disidratata
alla luce del sole – un’elaborazione complessa e da approfondire per gli amanti dell’enologia.
L’abbinamento di questi vini è ottimo con pietanze a base di carne, soprattutto il piatto tipico della
grigliata mista della Parillada, formata da sanguinacci, mammelle e intestini. La presenza notevole
dei tannini, li rende vini adeguati anche alla nostra cucina di terra, con abbinamenti tutti da
inventare, per chi si appassiona.

Ti piace il vino e vorresti capirne in più? Perché non frequenti un corso da sommelier? Io ci sto pensando seriamente!

 

 

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